Il Ferro della gondola, conosciuto anche come pettine, ha numerose decorazioni che impreziosiscono la splendida ed elegante imbarcazione della laguna di Venezia.
Ma cosa rappresentano i simboli del ferro di prua?
La gondola è l’imbarcazione veneziana più antica e conosciuta nel mondo, il nome deriva dal latino “cuncula” ovvero conchiglia: lunga 11 m e pesante 600 Kg, ma facilmente manovrata con un solo remo dal gondoliere, viene costruita negli “squeri” ed è fatta di otto diversi tipi di legno, ma ci sono anche degli elementi in metallo, ovvero il “ferro” di prora con il caratteristico pettine a sei denti che rappresenta i sei sestieri di Venezia, ha lo scopo di proteggere la prua da possibili collisioni e di bilanciare il peso del gondoliere. Il suo peso va dai 10 kg in su a seconda del metallo usato.
La sua forma a ‘S’ dovrebbe simulare l’andamento del Canal Grande, sotto la lama principale ha un pettine formato da 6 denti (rebbi) che ricordano i 6 sestieri in cui è divisa Venezia.
I sestieri sono i quartieri di Venezia, divisa per l’appunto in sei zone principali: Cannaregio, Castello, Dorsoduro, San Marco, San Polo e Santa Croce.
Una sorta di dente che si protende all’indietro verso il centro della gondola indica la Giudecca e il “cappello del Doge”, l’archetto sopra il dente più alto del pettine, rappresenta il Ponte di Rialto. Nelle gondole più recenti, sono presenti anche 3 rifiniture, come dei ricami, detti “foglie” e posti tra le 6 barrette anteriori e che rappresentano le 3 isole più importanti della laguna veneta: Murano, Burano e Torcello.
Il caratteristico colore nero le viene da un’ordinanza del Magistrato alle Pompe che mirava a ridimensionare lo sfarzo con cui nobili e ricchi decoravano le proprie barche.
Ma è anche una generale caratteristica di tutte le imbarcazioni venete, dovuta all’uso della pece come impermeabilizzante.
Nel 1580 si potevano contare circa 10.000 gondole, oggi in laguna non se ne contano più di 500.
La Gondola è attualmente usata soprattutto a scopi turistici, ma anche per cerimonie come matrimoni e funerali, nonché come traghetto per trasportare le persone da una riva all’altra del Canal Grande. Per quest’ultimo compito vengono utilizzati i cosiddetti gondolóni o barchette, particolarmente capienti e mossi da due rematori, uno a poppa e l’altro a prua. L’usanza è assai antica (i primi documenti che regolamentano il funzionamento dei traghetti risalgono alla metà del Trecento) e i luoghi di transito come la Ca’ Rezzonico o la Ca’ d’Oro sono segnalati dal nome delle calli (Calle del traghetto).
Un altro uso della gondola è quello sportivo, in regate dedicate alle imbarcazioni della tradizione veneziana, come la celebre Regata Storica. In queste gare si usano anche gondole di formato ridotto a due rematori dette gondolini.
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