Salone dell’Alto Artigianato Italiano: da Nord a Sud un viaggio fra le eccellenze dell’artigianato Made in Italy
Saranno più di 140 gli artigiani che potranno contare su un proprio spazio espositivo alla seconda edizione del Salone dell’Alto Artigianato Italiano, in programma dal 3 al 6 ottobre all’Arsenale di Venezia, come tributo al saper fare e alla dedizione di tutti gli artigiani italiani.
In un contesto impareggiabile, il Salone dell’Alto Artigianato Italiano sarà una vera e propria vetrina dell’eccellenza artigiana del nostro paese, e potrà vantare una vasta gamma di settori: da quello dei tessuti pregiati ai lavori in ceramica, gioielleria, vetro soffiato, mobili d’arte e molto altro ancora.
Ogni artigiano porterà con sé la propria identità culturale e le tradizioni regionali per concedere al visitatore un viaggio emozionante e suggestivo tra colori e materiali di ogni angolo d’Italia.
Di seguito, alcune delle aziende presenti.
Tra queste, la lombarda Pasotti Ombrelli (Tesa 99), pezzi d’autore che portano il “Made in Italy” di questo particolare settore in tutto il mondo. Nella campagna mantovana, a Castellucchio, c’è chi continua a produrre ombrelli di lusso, interamente fatti a mano, e a distribuirli in ogni angolo del globo, con un marchio che si appresta a compiere 70 anni e che viene portato avanti di generazione in generazione. Una produzione che si differenzia per la creatività e la continua ricerca nei materiali, tutti esclusivamente italiani: ottoni smaltati, cristalli Swarovski, manici in legni pregiati, decorazioni meravigliose.
Sempre dalla Lombardia a Venezia sbarca De Rosa (Tesa 99), che da 70 anni è leader nella produzione di biciclette. L’azienda è stata fondata nel 1953 a Milano da Ugo De Rosa e divenuta celebre negli anni ‘60 e ‘70 per la produzione di biciclette da corsa per le squadre professionistiche più in voga del tempo.
Albore Design (Nappa 90), un’azienda lombarda giovane e sostenibile che opera nel campo della fabbricazione digitale attraverso la modellazione e la stampa 3D. Specializzata in light design, utilizza la tecnologia di stampa 3D chiamata “FDM” o “Fused Deposition Modelling”, un processo additivo che costruisce gli oggetti strato dopo strato, riducendo gli scarti di circa il 90% rispetto ai metodi tradizionali. I materiali sono ricavati da risorse naturali rinnovabili e sono completamente sostenibili.
Dal Piemonte sarà presente il laboratorio Artèpura (Nappa 90), che trasforma superfici e pareti in autentiche opere d’arte utilizzando tecniche artigianali della tradizione italiana per lavorare la pelle naturale e materiali pregiati. Nata in seno alla storica realtà familiare attiva dal 1960, Artèpura eredita e rinnova il know-how della Pasini Pier Maurizio srl, che da tre generazioni collabora come produttore per alcuni dei più prestigiosi marchi di lusso internazionali della moda, prototipando e realizzando borse da donna di prestigio.
L’Abruzzo porta con sé una tradizione antica, quella dell’oreficeria, che risale affonda le sue radici nel XIII secolo. A portarla avanti, oggi, c’è Giuliano Montaldi (Nappa 91), che realizza i gioielli attingendo dalla tradizione abruzzese per poi rivisitarli in chiave moderna, mantenendo i simboli della terra d’Abruzzo.
L’arte di disegnare e realizzare stufe, caminetti e cucine a legna sbarca in laguna dall’Emilia Romagna grazie al fumista Cerio Bartolomeo (Nappa 89). Stufe in maiolica, a pellet, in ghisa, ma anche cucine a legna e forni da pane e barbecue: tra storia, tradizione e presente, all’Arsenale si parlerà di un mestiere tanto difficile quanto affascinante.
Cappelli dal design altamente creativo e realizzati con i migliori materiali e qualità. Direttamente dal cuore del Lazio arriva a Venezia Baldacchini Hat (Tesa 99), che propone un nuovo modo di indossare cappelli, in maniera dinamica. Con un semplice gesto, il cappello Baldacchini può trasformarsi in molti stili diversi, offrendo l’opportunità di cambiare look in un attimo.
Sempre dal Lazio sarà presente con uno stand Giulia Sorvillo di Serino (Tesa 98), una designer di gioielli e accessori in perle di fiume e pietre dure semipreziose. Gioielli che hanno alla base della loro creazione una accurata scelta dei materiali nel rispetto dell’ambiente e dell’ecosostenibilità.
Dalla Toscana sbarca l’arte intramontabile della lavorazione del cuoio e della pelle attraverso un’azienda che affonda le sue radici nel 1949. Gli Aminti (Nappa 90) esporrà all’Arsenale veri pezzi unici, capi di pelletteria completamente tagliati e cuciti a mano, realizzati nel laboratorio in San Gimignano dove uomo e natura conoscono ancora i ritmi armoniosi del tempo.
Ma dalla Toscana arrivano anche altre storie importanti storie di artigianato: tra questi, l’attività di intaglio del legno, dagli anni ’30, con Spini Interni (Tesa 99); e poi la Ditta Modi – Giannelli | DMG FIESOLE (Nappa 89), nata nel 1960 nel cuore di Fiesole, che da generazioni tramanda l’arte della forgiatura del ferro; Atelier Terre (Tesa 99), un laboratorio specializzato nella creazione di mosaici in pietre dure e semipreziose, dove si progettano e realizzano pezzi unici di complementi d’arredo e gioielleria a partire dall’accostamento di sottili fette di pietre colorate, reinterepretando le regole tradizionali di una forma di artigianato fiorentina antica e preziosa.
La Puglia viene rappresentata da Pamela Campagna e Sabrina Formica – Fiber and Brass (Tesa 99), due giovani designer e artigiane che portano le proprie innovative collezioni di gioielli capaci di trasformarsi in un’esperienza artistica immersiva. I metalli industriali scolpiti come delicati tessuti si fondono armoniosamente, creando opere d’arte portatili che catturano l’immaginazione e stimolano l’ispirazione.
Dalle montagne bellunesi due mestieri tra i più antichi, l’allevamento e l’artigianato, si uniscono in un legame indissolubile, per dar vita a capi lussuosi e autentici, in cashmere, come espressione ed esaltazione della parte più vera e pura del mondo animale che incontra la creatività dell’uomo. Primavera di Tomas Martina (Tesa 99) sostiene e tramanda un sapere antico del lavoro fatto a mano e dà vita a una manifattura di nicchia, con edizioni limitate.
Dal Friuli Venezia Giulia sbarca l’alta moda grazie a Borean Men’s Couture (Nappa 91) di Mario Borean srl, un’azienda artigianale di alta moda che, dal 1990, collabora con i più noti marchi nazionali e internazionali nella progettazione e realizzazione di capi singoli per celebrità, modelli e campionari d’alta moda. Ogni capo è confezionato a mano per essere indossato da importanti celebrità durante i red carpet di eventi quali il Met Gala, gli Oscar e il Festival del Cinema.
Dalla Sardegna tornano i colorati tappeti di Eugenia Pinna (Nappa 89), creati a partire da una conoscenza approfondita della tecnica, da un moderno rigore progettuale e da un senso sottile del colore. I tappeti di Eugenia Pinna rappresentano uno degli episodi più felici di rinnovamento della tradizione tessile sarda.
Il legno delle valli trentine di Ledro arriva alla Nappa 91 con AP Ledro Italia. Alessandro Pellegrini, artista e falegname, è Maestro Artigiano dal 2019. Gli oggetti realizzati nel suo laboratorio vengono ideati secondo la filosofia di armonia tra oggetto ed elemento naturale. La ricerca del bello passa anche attraverso la tecnica dell’incisione applicata a materiali riflettenti e le superfici vengono enfatizzate da vari processi chimici fatti con elementi naturali.
La Liguria arriva a Venezia con la forza vitale di Madì (Nappa 90), artista e designer le cui creazioni nascono dal recupero di vecchi mobili abbandonati, restaurati e trasformati in pezzi unici grazie a decorazioni realizzate a mano con tecniche artigianali. Un design rivolto alla consapevolezza e all’Art Craft design.
La calabrese OVO (Nappa 90) è un marchio di Art Design che nasce dalla sinergia di Maurizio Orrico ed Enrica Vulcano. La ceramica dà vita a diversi oggetti, quali stoviglie, oggetti decorativi e altri manufatti, tutti realizzati a mano utilizzando metodi tradizionali di lavorazione.
Dalle Marche arriva all’Arsenale la filosofia di Francesco Profili (Nappa 89): quella di creare pezzi esclusivi e unici, realizzati con procedure artigianali. L’azienda, fondata negli anni ’60, si occupa di realizzazione e progettazione di arredamenti su misura e complementi in legno, passando di padre in figlio le esperienze maturate nel lavoro alla ricerca di arredamenti con materiali di ottima qualità.
Anche la musica sarà protagonista del Salone. Con i veneti Zanta Pianoforti (Nappa 89), che dal 1979 si occupa di pianoforti, la Liuteria Cadamuro (Tesa 92), che trasforma legni pregiati secondo i metodi della tradizione secolare liutaria, e la Liuteria Pusiol (Tesa 92) che realizza strumenti su misura e chitarre acustiche archtop.
All’Arsenale saranno poi esposte maschere, tabarri e costumi, oltre alle tradizionali lavorazioni quali quelle orafe, oltre alle ceramiche nonché la costruzione di barche in legno.
Il Salone dell’Alto Artigianato Italiano è promosso dal Comune di Venezia e organizzato da Vela Spa nell’ambito del progetto “Venezia e la sua laguna: gestione e valorizzazione dei flussi turistici” finanziato dal Ministero del Turismo per la valorizzazione dei Comuni a vocazione turistico-culturale nei cui territori sono ubicati siti riconosciuti dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.
Partner istituzionali della manifestazione sono: Regione Veneto, Camera di Commercio Venezia e Rovigo, Venice World Sustainability Capital Foundation, CNA Venezia, Confartigianato, Fondazione Musei Civici Venezia, oltre a Venis, AVM Spa e Veritas.
Partner: Intesa San Paolo e American Express.
Partner tecnico: Artemest ed Henoto.
Per informazioni e biglietti è possibile visitare il sito internet www.saloneartigianato.venezia.it.
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