Un bell’esempio di quello che può esse l’evoluzione di un vino conservato correttamente in cantina. Quello assaggiato l’altra sera era il Perlé millésime 2002 della Ferrari di Trento, uno metodo classico ottenuto da solo uve chardonnay ovvero “blanc de blancs”.
Questa versione sboccata nel 2007 si presenta luccicante, giallo oro compatto, con sfumature che virano al colore della camomilla.
Il perlage è fitto e progressivo. Il bouquet regala una bella complessità con belle note aggrumate evolute di pompelmo, zenzero e cedro canditi, la frutta esotica si fa matura di ananas e papaya con qualche assegno di confetto.
Vorticosa è la bocca, straordinariamente vellutata e piena, la crosta di pane si è trasformata in pasticceria completata di vaniglia di quercia e leggerissimo ricordo di curry con una freschezza e una mineralità perfettamente integra bilanciata con il ricco profumo già individuato al naso. Un sorprendente finale fresco e sapido, con uno sviluppo armonioso e preciso.
Servitelo senza estremizzare la temperatura, va benissimo 10/12°, con dei nobili crostacei gratinati. Vi confesso che l’ho servito con dei semplicissimi e morbidissimi coscette di agnello… era… per..fetto !
di Annie Martin-Stefanetto
FERRARI, Fratelli Lunelli, Trento : PERLÉ 2002
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