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Cultura

Villa Tron

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A metà strada tra Padova e Venezia, lungo la Riviera del Brenta, sorge Villa Tron Mioni, nel territorio dove esisteva dai primi anni del 600 una grande villa della nobile famiglia Tron.

” La storia e il territorio si uniscono nelle antiche Ville che sorgono lungo la Riviera del Brenta. Un mondo assopito che aspetta solo di essere riscoperto.

La nobiltà veneziana ci ha lasciato eredi di queste opere meravigliose costruite tra il XVI e il XVIII secolo e spetta a noi valorizzarle, riscoprirle e amarle come esempio della nostra cultura nel mondo.
Piccole descrizioni e curiosità aiuteranno tutti ad avvicinarsi a queste ville con la speranza di sentirsi sempre più vicini alle tradizioni di un territorio come il nostro, intriso di storia, patrimonio e cultura. “

di Giorgia Zatta

VILLA TRON MIONI, UN PATRIMONIO SCAMPATO AL FUOCO “

Il nome non suonerà nuovo alle orecchie dei veneziani. I Tron furono infatti  un illustre casato che contò un rilevante numero di soggetti che coprirono le primarie dignità dello Stato e prelature eminenti, e molti furono ambasciatori alle corti estere e savi del Consiglio della Repubblica di Venezia. La famiglia Tron era di antica e cospicua nobiltà italiana risalente al periodo V secolo. Le origini della dinastia, sono piuttosto discordanti; si ritiene che la dinastia dei Tron sia la stessa dei Tribuno e si ipotizza anche la discendenza con i Memmo o (Memmio) della Gens romana dei Memmii (Memmius).
Le origini del nome, anch’esse controverse, secondo gli storici deriverebbe da Tribuno, che nella Roma antica era il titolo e il grado di alti magistrati con attribuzioni politiche, amministrative e militari. Era il nome del “ruolo” attribuitogli, che in seguito divenne di famiglia. Abbreviato in Truno o Trono (dal latino tronus che vuol dire trono), ed infine chiamati Tron per l’accorciamento dei nomi nella lingua veneta.
La dinastia è certamente nota sin dai primi secoli dell’esistenza di Venezia e parte dall’isola lagunare di Mazzorbo (Magna Urbs), città maggiore prima di Venezia, che fu fondata dagli abitanti di Altino (Altinum) in fuga dall’invasione dei Longobardi (VII secolo) e distrutta nel X secolo dagli Ungari. Mazzorbo era soprattutto un grande centro religioso composto da ben cinque monasteri, dove venivano educati i giovani patrizi e futuri governanti della Serenissima prima della nascita delle università nel XIII secolo.
Scipione Agnello Malici negli Annali di Mantova affermava fosse venuta da Mantova nelle isole venete, per l’irruzione di Attila nel V secolo. Altre informazioni storiche, ci riportano essere provenienti da Mazzorbo ma originari di Ancona.
I Tron, nel 966 insieme con altre famiglie, eressero la chiesa dedicata a San Eustachio o San Stae a Venezia e la scomparsa chiesa di San Boldo nel 1088, allora intitolata a Sant’Agata e bruciata nell’incendio del 1105. Eressero anche le chiese di San Ubaldo e di San Jacopo di Palude o San Giacomo in Paludo nell’isola veneziana che Orso Badoer, nel 1046 concesse a Giovanni Trono di Mazzorbo per costruirvi un monastero dedicato a San Giacomo Maggiore.
Nella toponomastica veneziana esistono numerosi riferimenti alla casata: nei pressi della Ca’ Tron di San Stae esistono una calle, un ramo e un rio Tron; attorno al Palazzo Tron di San Gallo si hanno una calle e un ponte Tron; a San Nicolò dei Mendicoli, infine, esistono una fondamenta e un campiello Tron.
Tornando a Villa Tron Mioni, fu costruita nei primi decenni del ‘600 da Andrea Tron, uomo politico veneziano detto el parón, il padrone, per la sua grande influenza sulla vita politica della Repubblica; procuratore di S. Marco e savio del Consiglio, fu uno dei più attivi diplomatici veneziani. L’antica villa Tron andò distrutta nel novembre del 1797 a seguito di un grave incendio. Del complesso seicentesco rimane solo l’oratorio ottagonale nel quale si possono ammirare alcuni affreschi che rappresentano la vita della Vergine ed un ricco altare marmoreo con tre grandi statue attribuite a Filippo Parodi.
L’attuale villa e le barchesse sono il frutto di un restauro fatto dagli antenati dei Carrara, famiglia di origine bergamasca che acquistò l’originale complesso nei primi anni dell’800.
La proprietà ampliata con l’acquisto di estesi terreni intorno e trasformata in fiorente azienda agricola, rimase in proprietà alla famiglia Carrara fino ai primi del ‘900, passando quindi per matrimonio alla famiglia Mioni che la utilizza come residenza stabile. Alcune stanze in villa e tre nuovi appartamenti, sono stati recentemente restaurati nella “barchessa” per l’ospitalità.
Tutto intorno per circa cinque ettari si estende il parco romantico circondato quasi interamente da mura che racchiudono all’interno la villa, l’oratorio, gli annessi rustici e un laghetto, alcune piccole colline artificiali, vialetti, corsi d’acqua.  Una malinconica rovina su una collinetta ricoperta da piante secolari, custodisce la ghiacciaia perfettamente conservata e il “brolo” dove sono coltivate alcune vecchie varietà di frutti per ottime marmellate e gelatine.

INFORMAZIONI
Indirizzo: Via Ca’ Tron, 23 30031 Dolo (VE) – Italia
Tel. 041 410177
Email: villatron@libero.it
Si effettuano visite al giardino per gruppi su appuntamento.

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