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Biologico in Prà

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Domenica 7 Aprile 2013 la Condotta Slow Food di Padova parteciperà al ” Biologico in Prà ” che si terrà a Padova in Prato della Valle, una delle piazze più grandi d’Europa.

Slow Food Padova sarà presente con uno stand informativo dove sarà possibile associarsi e conoscere da vicino il mondo buono, pulito e giusto!
Durante la giornata l’Ass.ne Orto a Quadretti di Rubano (PD) presenterà il progetto riqualificazione dell’ex Macello con gli orti sui tetti e in particolare col recupero della pecora padovana.

SLOW FOOD PADOVA
AL BIOLOGICO IN PRA’
Domenica 7 aprile 2013
Dalle ore 9:00 alle 19:30
Prato della Valle – Padova
Allo stand di Slow Food Padova troverete anche libri, gadgets, giochi per i più piccoli e tante novità interessanti per tutti!
 
Per info: slowfood.padova@gmail.com Federica Romitelli 338/7612604?

Il  “ritorno”  della  pecora  padovana: un’idea  per  il  progetto  di  Parco  Agricolo  Urbano

In passato l’allevamento delle pecore era molto diffuso nella pianura veneta. In particolare, la razza “padovana” era utilizzata per la produzione di carne, latte e lana di ottima qualità impiegata nelle industrie venete del settore: basti pensare che la sua consistenza numerica nel 1700 era di oltre 100.000 capi! La “padovana” era una tipica pecora di pianura, che si distingueva dalle più tozze o robuste pecore di montagna per il suo aspetto gentile, le orecchie quasi orizzontali, gli arti sottili e privi di lana, come pure il ventre. La sua lana, dai riflessi dorati, era piuttosto corta ma molto spessa, crespa, elastica e morbida, considerata tra le più pregiate in Italia.
Nei tempi moderni, l’estensione delle coltivazioni e l’industrializzazione, ne ha progressivamente ridotto la presenza nel territorio fino alla scomparsa negli anni ‘70.
Grazie alle ricerche del dott. Pastore dell’Università di Padova, degli esemplari discendenti dall’antica razza di pecora padovana sono stati però ritrovati in Slovenia e, oggi, il recupero di questa razza è ben più di una semplice speranza!
La nostra idea è di inserire un allevamento di pecore padovane nel progetto di “Parco agricolo urbano”. Oggi questo animale è quasi scomparso dalle nostre campagne ed è difficile anche solo immaginare l’importanza economica e sociale che il suo allevamento, e le attività connesse, dovevano avere in  passato. Il recupero di questa razza autoctona, con caratteristiche morfologiche  ben precise ed un’origine molto antica, ha un alto valore sul piano storico-culturale, sul piano scientifico e di conservazione della biodiversità. La pecora, inoltre, per la sua frugalità e adattabilità, per la sua attitudine a non impoverire ma anzi a rendere più “sani” i suoli dove si trova a pascolare, è animale “ecologico” per eccellenza: è perfetta per quel modello di agricoltura sostenibile che vorremmo realizzare con il “Parco agricolo urbano” .

Cosa è Slow Food?

Slow Food è un’associazione internazionale no-profit, conta 100.000 iscritti, volontari e sostenitori in 150 Paesi, 1500 Condotte – le sedi locali – e una rete di 2000 comunità che praticano una produzione di cibo su piccola scala, sostenibile, di qualità.
Fondata da Carlo Petrini nel 1986, Slow Food opera per promuovere l’interesse legato al cibo come portatore di piacere, cultura, tradizioni, identità, e uno stile di vita, oltre che alimentare, rispettoso dei territori e delle tradizioni locali.
Il motto di Slow Food è buono, pulito e giusto. Tre aggettivi che definiscono in modo elementare le caratteristiche che deve avere il cibo. Buono relativamente al senso di piacere derivante dalle qualità organolettiche di un alimento, ma anche alla complessa sfera di sentimenti, ricordi e implicazioni identitarie derivanti dal valore affettivo del cibo; pulito ovvero prodotto nel rispetto degli ecosistemi e dell’ambiente; giusto, che vuol dire conforme ai concetti di giustizia sociale negli ambienti di produzione e di commercializzazione. http://www.slowfood.it/

Progetto Mille Orti in Africa

Slow Food ha un nuovo ambizioso progetto: creare mille orti nelle comunità africane di Terra Madre, nelle scuole, nei villaggi e nelle periferie delle città.
Gli orti saranno coltivati secondo tecniche sostenibili (compostaggio, preparati naturali per la difesa da infestanti e insetti, gestione razionale dell’acqua) con varietà locali e secondo i principi della consociazione fra alberi da frutta, verdure ed erbe medicinali.
Il progetto “Mille orti in Africa” garantisce la formazione a contadini e giovani, favorisce la conoscenza dei prodotti locali e della biodiversità, il rispetto dell’ambiente, l’uso sostenibile del suolo e dell’acqua, trasferisce i saperi degli anziani alle nuove generazioni, rafforza lo spirito di collaborazione. Fare un orto, inoltre, significa garantire alle comunità locali la disponibilità quotidiana di cibo sano e fresco, migliorare la qualità della vita quotidiana, fare economia. http://www.fondazioneslowfood.it/

Terra Madre

La rete di Terra Madre è costituita da tutti coloro che vogliono agire per preservare, incoraggiare e promuovere metodi di produzione alimentare sostenibili, in armonia con la natura, il paesaggio, la tradizione. Al centro del loro impegno c’è un’attenzione particolare per i territori, per le varietà vegetali e le specie animali che hanno permesso nei secoli di preservare la fertilità delle terre.
Le comunità del cibo sono gruppi di persone che producono, trasformano e distribuiscono cibo di qualità in maniera sostenibile e sono fortemente legate a un territorio dal punto di vista storico,  sociale e culturale. Le comunità condividono i problemi generati da un’agricoltura intensiva lesiva delle risorse naturali e da un’industria alimentare di massa che mira all’omologazione dei gusti e
mette in pericolo l’esistenza stessa delle piccole produzioni.

L’Associazione Orto a Quadretti

La Ass.ne L’Orto a Quadretti nasce nel 2004 per volontà degli ortolani del Parco Etnografico .
Questa esperienza ha fatto emergere i valori profondi che hanno permesso di concretizzare il progetto:
•    il bisogno di verdure “buone”;
•    impegnare il proprio tempo in modo “intelligente”
•    favorire un contatto con la terra, un incontro cercato, ma nello stesso tempo temuto (terra bassa, richiede fatica)
•    dar valore alla memoria.

Tutto questo ha permesso di costruire quell’identità culturale che si credeva perduta, producendo momenti di dialogo con la gente anche attraverso feste danzanti. Inoltre la valorizzazione delle risorse locali e il recupero delle razze in via di estinzione (soci di PRO AVIBUS NOSTRI per la conservazione della gallina padovana) sono punti fondamentali dell’associazione.
Oggi l’Ass.ne Orto a Quadretti collabora anche con Slow Food Padova per i progetti di valorizzazione del territorio e di recupero delle tipicità secondo i principi del buono, pulito e giusto.

 

Le manifestazioni potrebbero subire cambiamenti, pertanto vi consigliamo di verificare l’evento contattando direttamente gli enti organizzatori.
Veneziaeventi.com non è responsabile di eventuali modifiche delle date dei singoli eventi.

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