Prendi un week end estemporaneo, mettici dentro una spruzzata di imprevedibilità poi aggiungi creatività, buone cose, semplici, darsi da fare e vedi che può accadere l’ impensabile …
una ricetta che all’inizio scuoteva teste, riflessioni, diffidenza e perplessità … voilà … cosa ti tiro fuori?
Non un cover food ma un vero e proprio prodigio gastronomico pre-estivo. Guardando l’invenzione ho subito pensato: come chiamare questa cosa? Strudel salato pazzesco.
SALZIG TOLL STRUDEL
COSA SERVE
Pasta sfoglia, 4-5 patate (se trovate quelle bio meglio), erba cipollina, tonno, aringa già bella e pronta da mangiare, pomodorini secchi, capperi, pepe, sale alle erbe, pomodori datterini, origano, aceto balsamico, salsa greca.
COME FARE
In questo caso io ho usato una pasta sfoglia già pronta ma se volete farla, fatela. In alternativa si può anche sbizzarrirsi con rotoli di crepes salate oppure altre diavolerie da riempire. Fate voi insomma. Questa ricetta è nata voilà, subito dopo un’escursione montanara, subito dopo una doccia, rovistando in frigo e in dispensa, credo sia giusto dunque lasciare spazio alla casualità …
Quindi, ho fatto cuocere le patate al vapore e poi le ho schiacciate in una scodella ampia e le ho lasciate lì a intiepidire. Ho tritato finemente l’erba cipollina, i capperi, i pomidoro secchi e l’aringa poi li ho uniti alle patate amalgamando il tutto. Ho unito infine il tonno privandolo dell’olio e ho messo tutto nella scodella con le patate mescolando delicatamente perché così si deve fare.
A questo punto ho tirato la sfoglia e l’ho riempita con il gnam gnam aromaticissimo, ho aggiunto un po’ di origano, poco sale alle erbe e ho formato uno strudel. L’ho messo dunque in formo preriscaldato a 200° per una mezz’oretta. L’ho tolto e lasciato intiepidire a temperatura ambiente e poi ho guarnito il piatto con i pomidoro datterini, l’aceto balsamico e la salsa greca. Che dire? Provare per credere …
ABBINAMENTO
Qui è una bella sfida. Nel senso che in frigo io avevo due cose pronte da collegare: un Prosecco creato con lo stesso metodo dello champagne, un prosecco metodo classico insomma, prodotto da Silvano Follador insieme alla sorella Alberta sui colli trevigiani … Ne producono non più di trenta mila bottiglie e mi hanno davvero impressionato per raffinatezza e distinzione.
Poi avevo lì un “Trentatrè”: tre sillabe, tre vitigni, tre valli dell’azienda Vallarom dei Masi di Vo Sinistro d’Avio, moscato e nosiola, davvero un fenomeno per le mie papille curiose. Me lo aveva suggerito il sommelier dell’enoteca Old Bar & Food di Trient e aveva visto bene … Insomma per non sbagliare le h aperte tutte e due e via … Comunque, avete capito, un prosecco o un bianco fermo magari anche un po’ fruttato … delizia comunque.
Flavio Pedrotti Moser
La mia Rubrica è : ” Odissea nelle Spezie ” ! Siamo tutti diventati navigatori nello spazio culinario, alla ricerca di ricette per languori sempre più esigenti.Io ne ho provate di ricette, fusioni che molti cuochi non potrebbero immaginare, cibi e vini da convivio in fiamme al largo dei bastioni di Origano e ho visto microonde balenare nel buio vicino alle porte della cantina. Ecco dunque proporvi ricette trovate nelle sinuosità più oscure della esperienza enogastronomica…
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