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Enogastronomia

Spaghetti Con Quattro Cose

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“Alla fine uno deve costringere le cose complicate a soluzioni elementari”.

Non l’ho pensata io, è una battuta di Walter Matthau nel film “Un volto nella folla” ma avrebbe potuto dirlo che ne so, Einstein o Wittgenstein, Lao Tze o Zarathustra… anche il pizzicagnolo sotto casa … La volete una ricetta semplice, estiva e strabuona? Le cose semplici sono geniali e rendono indispensabili doti come ingegno, creatività, estro e capacità. La semplicità non è mai banale. Semmai usuale e comune è un’anatra all’arancia, ad esempio. Geniale è lo spaghetto aglio, olio e peperoncino. Come gli spaghetti con 4 cose, ricetta fantasiosa e bizzarra.

SPAGHETTI CON QUATTRO COSE

COSA SERVE

Spaghetti Felicetti (Selezioni Monograno biologiche), olio evo, grana trentino (o parmigiano), aglio, spumante metodo classico (o champagne), brodo di carne, prezzemolo, sale marino, sale rosa dell’Himalaya.

COME SI FA

Quattro cose … grana, aglio, spumante e brodo. Olio, sale e prezzemolo non sono secondari ma sfondo, contorno, orlo, cornice … insomma sono accessori normalmente usati nelle ricette ma il muscolo, la sostanza, l’essenza di questa ricetta è quella fusione insidiosa che amalgama quei quattro moschettieri gastronomici, i cavalieri dell’apocalisse papillare.

Ho messo a bollire l’acqua e nel frattempo ho pulito una manciata di spicchi d’aglio, li ho aperti, privati dell’anima, tagliati a dadini non troppo piccoli e versati in un tegame con un po’ d’olio evo. Li ho fatti biondeggiare per pochi minuti e poi ho versato una flute di spumante metodo classico. Ho lasciato evaporare e ho quindi aggiunto il brodo precedentemente preparato con sedano, carota, cipolla, alloro e carne bovina. Ho ristretto sino ad ottenere una salsa semiliquida.

Ho dunque versato gli spaghetti (suggerisco quelli di Felicetti considerati i migliori sul territorio Nazionale) nell’acqua bollente salata, ho spento la fiamma e lasciati cuocere per 6 minuti. Li ho scolati, versati nella salsa d’aglio e ho finito la cottura rigirando gli spaghetti delicatamente sino ad assorbire bene la salsa. Li ho infine disposti su un piatto riscaldato in forno, ho cosparso il prezzemolo tagliuzzato finemente, un pizzico di sale rosa dell’Himalaya e ho versato la rimanente salsetta calda.

ABBINAMENTO

Ovvio sorseggiare con lo stesso spumante o champagne usato per cucinare. Io ho degustato un Bellaveder, del Maso Belvedere di Faedo, Riserva 2008 Brut Nature. 100% Chardonnay, mica bollicine di sapone … Uno di quei miracoli che non hanno visibilità eccentrica e megalomane ma che battezzano garbatamente la loro raffinatezza proponendosi con discrezione e malcelata timidezza. Io l’ho assaggiato pour le cas in una esposizione e mi ha davvero briosamente sbalordito per la sua anima tersa, per quel sapore di brina vespertina, quel perlage da tornado. In ogni caso usate e gustate bollicine. Metodo classico. E con questo dico ai lettori … arrivederci a settembre … se gli dei e gli editori lo vorranno … la rubrica si prende una regolare pausa estiva e io pure, come tutti i cover men … arrivederci a settembre quindi!

 

Flavio Pedrotti Moser

La mia Rubrica è : ” Odissea nelle Spezie ” ! Siamo tutti diventati navigatori nello spazio culinario, alla ricerca di ricette  per languori sempre più esigenti.Io ne ho provate di ricette, fusioni che molti cuochi non potrebbero immaginare, cibi e vini da convivio in fiamme al largo dei bastioni di Origano e ho visto microonde balenare nel buio vicino alle porte della cantina. Ecco dunque proporvi ricette trovate nelle sinuosità più oscure della esperienza enogastronomica…

 

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