Oggi vi parliamo dei Sestieri di Venezia, ma cosa sono e quanti sono?
Il sestiere corrisponde al quartiere delle altre città, che idealmente rappresentava la quarta parte dell’accampamento romano, schema ideale della costruzione di un gran numero di centri abitati d’Europa.
La suddivisione cittadina in sestieri risale alle origini di Venezia. Sin dai tempi più antichi tale suddivisione si rifletteva anche nella composizione di alcune cariche nella magistratura dell’epoca, come i sei Consiglieri ducali eletti nel Minor Consiglio, uno per ciascun sestiere. La sorveglianza di queste zone era delegata a particolari funzionari, i Capisestiere, incaricati di riferire al governo sull’identità e il comportamento dei cittadini residenti.
La suddivisione in sestieri era un modello che spesso veniva esportato anche in quei territori sotto il controllo della Repubblica di Venezia, che venivano in tal modo associati ad uno dei rioni cittadini, come nei casi dell’isola di Creta e dei territori del Dogado.
Venezia risulta così divisa in sei zone denominate:
Cannaregio, così chiamato perché sviluppatosi in una zona paludosa ove erano frequenti i canneti;
Castello, ha preso il nome da un fortilizio ormai scomparso attorno a cui si è sviluppata l’area;
Dorsoduro, probabilmente il suo nome richiama le compatte dune di sabbia di questa zona;
San Marco, prende il nome dalla Omonima basilica;
San Polo, è al centro di Venezia, qui ha sede il mercato di Rialto;
Santa Croce, comprende anche Piazzale Roma, il Tronchetto e la Stazione Marittima.
Queste suddivisioni non esauriscono la zona storica costituente la città di Venezia. Le isole della Giudecca fanno parte di Dorsoduro, l’isola di San Giorgio Maggiore di S. Marco e l’isola di San Michele, sede del cimitero cittadino, di Castello.
Si parla di sestieri anche nelle isole di Burano e Pellestrina, sebbene abbiano rispettivamente cinque e quattro quartieri.
Una particolare numerazione civica…
In città la numerazione civica è unica per ciascun sestiere, tranne alcune eccezioni per le aree più grandi nelle isole non collegate da ponti, e raggiunge numeri a quattro cifre, fino a toccare i quasi 7000 a Castello. Questo particolare sistema di numerazione, insieme alla naturale complessità della viabilità e urbanistica veneziana, porta ad avere anche due numeri civici molto diversi fra loro a poca distanza l’uno dall’altro.
I sestieri nel ferro da gondola
Simbolicamente i sestieri sono rappresentati dai sei denti anteriori del ferro da gondola, la tipica decorazione anteriore di queste imbarcazioni (vedi foto). Assieme al dente posteriore rappresentante dell’isola della Giudecca, alla forma a “S” ricalcante il percorso del Canal Grande, al piccolo arco sopra l’ultima sbarra che ricorda il Ponte di Rialto, e all’ampia voluta superiore indicante insieme il Bacino San Marco e il Corno Ducale — copricapo del Doge — , rappresentano la versione stilizzata della città.
Da oggi per sei settimane vi guideremo alla scoperta dei sestieri veneziani, con la loro storia, arte e peculiarità. Ogni martedì vi porteremo tra le calli, le chiese e i palazzi che hanno segnato la storia di Venezia, cercando di riassumere il meglio possibile l’essenzialità di ogni sestiere.
Vi aspettiamo martedì prossimo con il Sestiere di San Marco!
Di Giorgia Zatta
Fonti: http://it.wikipedia.org/wiki/Sestiere_%28Venezia%29
http://venipedia.it/sestieri
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