How does it feel, like a rolling salmon? Come ci si sente, come un salmone che rotola?
Va beh, mentre deviavo la deliziosa ricetta di Claudio Aversano per plasmare la mia cover, ascoltavo Bob Dylan forse perché la scorsa settimana in balia di una folata di catastrofismo temevo che i tempi non potessero cambiare e pensavo al musico poeta che tanto mi aveva dato nei rabbiosi anni giovanili … Così l’altra sera, stravolgendo la perla dello Chef ingozzavo l’intero Highway 61 Revisited stordito dalla bellissima Like a rolling stone, come una pietra che rotola … che ha suggestionato il nome della ricetta 😉
SALMONE CHE ROTOLA
COSA SERVE
Filetti di salmone, orzo perlato, una carota, tre zucchine, una patata, una cipolla, zenzero, patate, punte di asparagi bianchi, foglie di ortica, olio extravergine di oliva, vino bianco, sale, pepe.
COME FARE
Ho preparato il brodo vegetale con carota, zucchina e patata (ma si può utilizzare un dado). Ho tagliato le zucchine e le ho fatte rosolare in una padella in poco olio evo, sale e pepe grattugiato al momento. Ne ho quindi versato una parte in una casseruola, ho unito l’orzo, l’ho tostato qualche minuto e poi ho sfumato con un po’ di vino bianco. Ho dunque fatto cuocere per circa mezz’oretta aggiungendo di tanto in tanto poco brodo caldo. Intanto ho aggiunto alle rimanenti zucchine le punte di asparagi e ho fatto cuocere a fuoco basso per una decina di minuti. Ne ho quindi aggiunto una parte all’orzo facendo mantecare a fuoco lento. Ho poi grattugiato lo zenzero e ho ultimato la cottura aromatizzando con le foglioline di ortica.
A questo punto la puntina del giradischi stava rigando Desolation Row, pronta per ritornare alla prediletta Like a rolling stone che tra l’altro nel 2004 fu premiata dalla Rivista Rolling Stone, come la più bella canzone del secolo. Bene. Ho sistemato i filetti di salmone privati della pelle e puliti dalle lische e li ho riempiti con metà dell’orzo, li ho rotolati cantando You said yoùd never compromise e sistemati in una pirofila. Li ho dunque messi in forno per una quindicina di minuti a 180°. Ho preparato i piatti versando il rimanente orzo a cui ho aggiunto un po’ di brodo e ho infine sistemato il salmone tagliato in tranci. Bob Dylan stava intonando From a Buick 6 e ho portato in tavola allestita come si deve da Nicoletta sopravissuta ad uno stage giapponese e la vedo crucciata perché non sembra ami tanto Bob Dylan. Dice: non hai altro da sentire? Tolgo Highway 61 Revisited e metto su Rain Dogs, Tom Waits. Di male in peggio ma è così che è andata. Ero in modalità revival. Pericoloso intrufolarsi. Ecco.
COSA BERE
Se Bob Marley, Bon Jovi, Rolling Stones e Jimi Hendrix, hanno fatto una cover di Like a Rolling Stone, io l’ho canticchiata in cucina e ho fatto la cover di una ricetta di Aversano che mi pare sia venuta bene. Cosa ho bevuto? Reduce con Nicoletta dalla visita alla Cantina Endrizzi ricordando le seducenti indicazioni di Aurora Endrici, ho fatto furori con il Masetto Bianco, una Cuvée ottenuta dall’unione dei mosti delle varietà Chardonnay dei vigneti Pian di Castello, Pinot Bianco del vigneto Belvedere, Riesling Renano del vigneto Masetto e Sauvignon Bianco del vigneto Coveli secondo un’antica tradizione di famiglia. Il suo gusto ha conquistato tutto il mio palato e ha scortato il salmone nel suo giro mandibolare. Invecchiato cinque anni, privo di punte acide, ha trasportato la mente sulle sponde bretoni vagheggiando aromi esotici. Squisito! Delicato! Adorabile!
Flavio Pedrotti Moser
La mia Rubrica è : ” Odissea nelle Spezie ” !
Siamo tutti diventati navigatori nello spazio culinario, alla ricerca di ricette per languori sempre più esigenti.Io ne ho provate di ricette, fusioni che molti cuochi non potrebbero immaginare, cibi e vini da convivio in fiamme al largo dei bastioni di Origano e ho visto microonde balenare nel buio vicino alle porte della cantina. Ecco dunque proporvi ricette trovate nelle sinuosità più oscure della esperienza enogastronomica…
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