Il rosa per Picasso è un periodo clou. Periodo gioioso, allegro, con tele in cui spiccano i colori rosa e rosso, accostati all’ocra e al blu.
Colori che esplorano un mondo idillico e sereno, ispirato più che altro alla vita del circo. Prima del rosa per Picasso ci fu il periodo blu, in cui dipingeva in maniera monocromatica, utilizzando prevalentemente il blu in tutte le tonalità e sfumature possibili. Per lui il Blu è come una superficie soprannaturale e sentimentale: l’artista guarda in faccia alla realtà, alla miseria e alla sofferenza, oltre che alla morte. Che c’entra con l’uovo, direte voi. C’entra. Quello dell’uovo è per me un periodo rosa. Questa ricetta è una cover recipe di un periodo gastronomicamente liturgico. Le uova fiabesche sono un regalo di Loris e Lorenza, raccolte da Francesco e regalate al sottoscritto con autentica amicizia appetitosa.
UOVO ROSA
COSA SERVE
Uova di gallina ruspante coccolata e nutrita con alimenti naturali, polvere di speck, sale alle erbe, timo, prezzemolo, grana o parmigiano, pepe macinato, yogurt greco, pomodorini secchi sott’olio, capperi, semi di sesamo tostato.
COME FARE
Guardando la foto può forse sembrare complicato ottenere un uovo al cubo, una specie di uovo di Rubik. In realtà è tutto molto semplice e con gli utensili adatti chiunque può preparare la ricetta e creare una cover. Voglio però aggiungere altre notizie sulle galline di Loris e Lorenza: comprate qualche mese fa, una bianca e una nera, sfamate come si deve, e dopo un periodo cupo in cui non davano un uovo che fosse uno, hanno cominciato improvvisamente a farne due al giorno. Per ora. Guscio duro, ricco di calcio (Francesco scherza che forse è per via dei Mondiali)…
Va beh. Insomma grazie a loro mi ritrovo uova favolose. Le rompi e il rosso può ballonzolare, agitarsi e dimenarsi senza rompersi. Se lo vede Cracco me lo ruba. Veniamo alla ricetta: mi sono procurato uno stampo al silicone a forma di cubo, ho inserito il sale alle erbe, il timo, il grana grattugiato, il prezzemolo, lo speck passato al forno e poi triturato e ho dunque unito l’uovo lasciando galleggiare il rosso al centro. Ho aggiunto il pepe macinato, l’ho chiuso e l’ho messo nel forno a microonde per 40″. L’ho quindi tolto dal forno e messo da parte.
Ho messo un po’ di yogurt greco al centro del piatto spianandolo con un cucchiaio, ho posato il cubo d’uovo, unito qualche pezzetto di pomodorino secco sott’olio, aggiunto dei capperi e cosparso con il sesamo tostato. Ecco fatto. Nicoletta arrivata esausta per via di un impiccio con le finestre di casa da rimettere in sesto, si è seduta senza chiedere spiegazioni. Ha mangiato avidamente il cubo e ha esclamato: “ma cos’è? Un Uovo? Le ho versato il vino senza dire una parola.
COSA BERE
Sono sicuro e convinto che con questo uovo rosa a differenza di chi suggerirebbe un Rosè, si abbinano bene vini bianchi aromatici, vivaci quanto basta. La penetrante presenza del grana (o parmigiano) reclama vini dotati di un bouquet carico e persistente, morbidi, vigorosi e con la persistenza aromatica intensa. Avevo lì in bellavista il Stajnbech bianco DOC, uve Chardonnay in purezza e vinificato in carati di rovere: l’ho scelto per mettere d’accordo gli aromi del uovo e per serenizzare Nicoletta che si è decisa da poco a osare i bianchi in rovere. Dovrò suggerirlo anche a Loris e Lorenza. Per quanto mi riguarda, mi convinco dunque sono.
Flavio Pedrotti Moser
La mia Rubrica è : ” Odissea nelle Spezie “ !
Siamo tutti diventati navigatori nello spazio culinario, alla ricerca di ricette per languori sempre più esigenti.Io ne ho provate di ricette, fusioni che molti cuochi non potrebbero immaginare, cibi e vini da convivio in fiamme al largo dei bastioni di Origano e ho visto microonde balenare nel buio vicino alle porte della cantina. Ecco dunque proporvi ricette trovate nelle sinuosità più oscure della esperienza enogastronomica…
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