L’ M9 – Museo del ‘900 ha un nuovo #direttorefelice , Serena Bertolucci, la nuova direttrice presentata alla conferenza stampa, a 25 giorni dal suo arrivo al museo.
È stata una bellissima occasione entrare in questo museo moderno, la cui architettura all’avanguardia ci avvicina ad una dimensione più che attuale, quasi futuristica, e io, inviata di Veneziaeventi.com e abituata alla magnificenza storica di Venezia, ne sono rimasta affascinata.
In una raccolta e luminosa saletta al secondo piano, il Presidente di Fondazione M9 – Museo del ’900, Michele Bugliesi , ha aperto la conferenza evidenziando i successi raggiunti nel 2023 dall’M9. Il museo con i suoi eventi ha registrato 100.000 presenze complessive, di cui 45.000 visitatori alle esposizioni, attestando l’incremento rispetto all’anno precedente al 43%.
Seduta a fianco del Presidente c’era Serena Bertolucci, il nuovo direttore del M9 – Museo del ‘900, che ha salutato i giornalisti presenti con evidente entusiasmo per questo suo incarico che da Genova la riporta a Mestre dopo alcuni anni. Subentra in carica dal 1° di gennaio di quest’anno, per un triennio che si preannuncia ricco di novità ed iniziative.
<Ci ha colpito la sua empatia nei confronti del Museo del ‘900, la sua capacità di interpretarne il contesto e di vedere l’M9 come catalizzatore dei riferimenti locali.> ci spiega Michele Bugliesi cedendo la parola alla neo direttrice.
Serena Bertolucci ci chiarisce subito di voler togliere all’espressione “museo” quella patina polverosa che subito aleggia nell’immaginario di chi la pronuncia o l’ascolta.
Per quanto riguarda la mostra permanente, intende attirare l’attenzione dei visitatori sul messaggio che il museo vuole trasmettere, tramite oggetti, dipinti o icone che esaltino ciascun settore, per iniziare un dialogo col pubblico, soprattutto con i ragazzi che rappresentano un interesse primario. < l’M9 è luogo di cultura e proprio per questo deve fare di più. Il suo percorso permanente è una grande ricchezza, bisogna renderlo ancora più “parlante”. Credo molto nelle visite guidate e nelle conferenze, quelle brevi di circa 20 minuti che possono completarne e valorizzarne l’eccellenza e le competenze>
Il programma per il 2024 prevede subito l’apertura di una mostra dedicata alla street art con uno dei suoi esponenti di spicco <Porteremo letteralmente qui i muri di Banksy , ovviamente col suo permesso> a partire dal 23 febbraio alla permanente “Banksy. Painting Walls”
<L’idea è quella di mettere in relazione il famoso murales del bambino migrante in Rio Novo con le opere esposte alla mostra, creando l’occasione per stendere un filo immaginario, per cucire un rapporto che unisca il museo con la città storica>
Lo street artist passerà il testimone al fotografo Edward Burtynsky , che porterà avanti con un linguaggio nuovo i temi importanti che ci coinvolgono in questi tempi e già iniziati con la sua precedente mostra “Anthropocene”. “BURTYNSKY: Extraction/Abstraction” aprirà il 21 giugno in anteprima italiana, dopo essere stata presentata alla Saatchi Gallery di Londra.
<L’ingaggio col pubblico è quello di riconoscersi nell’esposizione> aggiunge il direttore <soprattutto col pubblico di prossimità.>.
Interessante e ben chiara è la sua visione del museo come un giovane albero, che ha bisogno di tempo per fiorire e per ben radicarsi al terreno.
Ci prospetta un futuro che avrà come centro l’avvicinare le persone e la didattica avrà un ruolo fondamentale che verrà sviluppato con collaborazioni e partecipazioni ad eventi divulgativi, mirati alle scuole.
Nella visione generale del museo <la cultura non è né alta né bassa, deve essere di qualità ma semplice, per andare incontro alle persone.>
Sollecitata da una domanda ci ha confermato che il progetto a tappe intrapreso dall’uscente direttore iniziato nel 2023 con l’incontro ad argomento gastronomico, andrà avanti con la seconda tappa dedicata al design, seguita poi dallo sport e dalla musica, come previsto.
<Cosa si aspetta di raggiungere nei prossimi tre anni?> gli è stato chiesto.
<Oltre ad una crescita in termini di presenze che per il momento non posso quantificare, mi aspetto di far crescere la reputazione di M9, il suo posizionamento sul territorio nazionale, di portarlo protagonista di una rete italiana del ’900.>
Al termine della conferenza, stupiti che Serena Bertolucci si facesse chiamare “direttore” e non “direttrice”, ci ha spiegato quanto la grammatica in ambito lavorativo sia un fattore irrilevante. Si è trovata numerose volte in situazioni sul lavoro dove il suo essere donna avrebbe potuto comportare preclusioni o ritardi di incarichi, ma che, per l’intelligenza dei suoi superiori, non si sono verificati. Ecco quindi spiegato il suo ashtag, #direttorefelice, coniato con l’aiuto di suo figlio, che vuole proprio attirare l’attenzione su questo importante aspetto.
Rinnoviamo i nostri migliori auguri di buon lavoro a Serena Bertolucci e siamo pronte a collaborare, come le abbiamo espresso alla fine della conferenza, soprattutto in riferimento alla Street Art di Venezia centro Storico. Abbiamo infatti da tempo coltivato una particolare passione per la Street Art che ci ha portati a geolocalizzare le opere con una specifica Mappa Street Art Venezia , ideata e realizzata dalla direttrice Maria Botter e suo figlio Simone Rossi e che abbiamo pubblicato già nel novembre 2021.
di Maria Cristina Bernardi
Maria Cristina Bernardi
La mia rubrica si intitola “Passeggiate a Venezia” perché è difficile starle lontana!
Parlerò di tutto ciò che vedo, che scopro, che imparo sulla città, con semplicità, proprio come fosse la prima volta che ci vado, come fossi … una marziana attirata dal luccichio dello splendore di una stella nel cosmo … la Serenissima.
E se volete vengo da voi, per parlarne, per accompagnarvi, per raccontarvi …..
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