Al visitatore che varca l’ingresso del “Castello Incantato” si presenta un mondo surreale in cui migliaia di teste scolpite nella pietra attirano l’attenzione con espressioni inquietanti.
Quelle teste sono la testimonianza della vita di Filippo Bentivegna, un uomo in costante tensione tra arte e follia. Lo scultore di Sciacca, cittadina della provincia di Agrigento sulla costa sud occidentale della Sicilia, nato nel 1882, è considerato un rappresentante dell’Art Brut (arte grezza): un’arte spontanea, al di fuori da ogni codificazione convenzionale, generalmente espressione di psicotici o autodidatti. Bentivegna è uno dei tanti italiani che conobbe l’emigrazione, nel 1913 si trasferì negli Stati Uniti e lì subì un trauma cranico, in seguito ad uno scontro con un rivale in amore. Quell’episodio gli fu fatale, da quel momento cominciò ad accusare problemi di mente tanto che una commissione sanitaria non ebbe dubbi a definirlo mentalmente infermo. Tornato nella sua città, acquistò un appezzamento di terra fuori dal centro abitato che divenne il suo mondo e dove trascorse gran parte della sua vita fino al 1967, anno della sua morte. Un microcosmo animato da migliaia di teste che rappresentavano i personaggi della sua vita. Un luogo sospeso tra realtà e fantasia che il creatore non esitava a considerare il proprio regno e che difficilmente e con tanta diffidenza apriva agli estranei. Uno spazio popolato da facce che hanno fatto parte della sua esistenza: la donna tanto amata in America e che lui considerava una regina, uomini e donne incontrati negli anni, ma anche personaggi storici come Hitler, Mussolini e Garibaldi e persino creature frutto della sua fervida immaginazione.
Per questo vero e proprio museo a cielo aperto la Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento ha avviato il procedimento amministrativo per la verifica dell’interesse culturale.
Non rimane che programmare un viaggio in Sicilia alla scoperta delle bellezze paesaggistiche, storiche e artistiche ma anche delle innumerevoli specialità culinarie e fare una sosta a Sciacca, sulla costa del Canale di Sicilia, perdersi nei vialetti del Castello Incantato, stregati dalla magia di un luogo senza tempo.
Debora Verde
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