“Quasi freddo”, perché uscendo dal laghetto di Villa dei Cedri con l’acqua tra i 37 e i 39 gradi poco prima del crepuscolo, il cielo avvisa che qualcosa sta sostituendo i colori turchini … le nubi infatti pigliano un contorno prima cianotico e poi grigio scuro … il tempo di rivestirsi et voilà le temporelle.
Dai 39° del laghetto ai 10° e forse meno della temperatura sul viale alberato. Nicoletta suggerisce di ripararsi con un asciugamano e raggiungere il parcheggio … Un fotogramma romantico, insomma … Poi, a casa, mi sono destreggiato con il meglio della dispensa per preparare un … quasi freddo …
COSA SERVE
Per il semifreddo: 5 dl di panna, 150 g di meringa all’italiana, 50 g di zucchero a velo, 10 foglie di basilico. Per la meringa: 3 albumi, 200 g di zucchero, 0,8 dl di acqua. Per decorare: frutti di bosco, zucchero di canna, una fettina d’arancia.
COME FARE
Si dice che il semifreddo risalga agli egizi, ma anche romani e greci ne andavano matti. Nel Rinascimento li chiamavano “perfetti” parodiando il termine francese “parfait”: perfetto equilibrio tra gli ingredienti. Nelle stagioni primaverile ed estiva offrono moltissimi spunti e io ho scelto il basilico per onorare il regalo di Nicoletta, un vaso di basilico appunto. Per prima cosa ho preparato la meringa all’italiana: ho versato lo zucchero e l’acqua in una piccola casseruola e fatto cuocere fino alla temperatura di 120 °C. Poco prima ho montato gli albumi e ho quindi versato lo zucchero a filo continuando a mescolare. Dopo, ho lasciato raffreddare. Ho dunque incorporato alla meringa il basilico tagliuzzato finemente e ho montato la panna, l’ho zuccherata con il velo e quindi unita alla meringa, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto. Ho poi sistemato il composto negli stampi e ho lasciato solidificare nel freezer per 4 ore. Prima di servirlo a Nicoletta che intanto scalciava per non so quali intoppi esistenziali l’ho tolto dal congelatore e l’ho decorato con una fettina d’arancia, frutti di bosco, granelli di zucchero di canna, succo di fragola e un po’ di crema.
ABBINAMENTO
Il trionfo del basilico unito alla leggiadria della meringa mescolata alla panna e i frutti di bosco a guarnire … Sullo sfondo Nicoletta … “Sembri un’apolide senza dinamica”, le dico. “Ho la centrifuga, tesoro”, mi pietrifica lapidandomi con lo sguardo simile ad una aspis atra. Deglutisco e per esaltare bene tutti i sapori apro un Moscato Secco Spagnolli, un signor vino aromatico, graziosamente secco con sfumature di salvia quasi a sfidare il basilico mentre le esalazioni di muschio e agrumi scortano alla grande l’amabilità del mio “quasi freddo”. Nicoletta non ha detto una parola, poi, alla fine, sbirciando l’aria ha sorriso e sussurrato: “buonissimo”… L’elogio della dolcezza … Poi ha preferito raggiungere la sua casetta di marzapane … ?
Flavio Pedrotti Moser
La mia Rubrica è : ” Odissea nelle Spezie “ ! Siamo tutti diventati navigatori nello spazio culinario, alla ricerca di ricette per languori sempre più esigenti.Io ne ho provate di ricette, fusioni che molti cuochi non potrebbero immaginare, cibi e vini da convivio in fiamme al largo dei bastioni di Origano e ho visto microonde balenare nel buio vicino alle porte della cantina. Ecco dunque proporvi ricette trovate nelle sinuosità più oscure della esperienza enogastronomica…
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