Soave Preview, l’Anteprima del Soave è in programma dal 18 al 21 maggio al Palazzo del Capitano, nel cuore del borgo medievale.
Vino di paesaggio. Un azzardo? Non per il Soave che, prima doc italiana ad aver ottenuto il riconoscimento di paesaggio storico rurale d’Italia dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, si appresta ad ospitare “Soave Preview 2015”, l’anteprima del Soave, dedicata a quella che si preannuncia come una delle annate più intriganti e sorprendenti degli ultimi tempi.
“Soave preview” vuole essere un assaggio in anteprima dell’annata 2015 e nasce nell’ambito di Volcanic Wines, il forum internazionale dei vini da suolo vulcanico.
Origine, stile, valore saranno le tre direttrici che guideranno il degustatore alla scoperta della nuova annata del Soave “all’ombra del Vulcano”, mentre saranno due i temi guida dell’edizione in calendario a maggio: paesaggio e biodiversità.
Saranno le “Colline Vitate del Soave” ad accogliere la delegazione di oltre 150 giornalisti e buyer esteri attesi per la due giorni, wine educator e influencer provenienti da Giappone, Germania, Polonia, Inghilterra, Nord Europa, Stati Uniti in un tour alla scoperta dei suoli e di quel paesaggio che vede nascere da secoli l’uva garganega, madre del Soave. Non solo visita ai vigneti ma anche degustazione in luoghi suggestivi quali il chiostro del Palazzo Vescovile di Monteforte d’Alpone.
Biodiversità tema guida dell’edizione accanto al paesaggio rurale di interesse storico.
Sabato 20 e domenica 21 maggio banco d’assaggio aperto per la prima volta al pubblico in occasione del decennale della manifestazione.
Con Soave – wine & street food experience imperdibili abbinamenti tra il Soave e le cucine thai, coreana, spagnola e l’hamburger rivisitato in chiave gourmet.
Forti le attese per l’ultima vendemmia del Soave che presenta un grande equilibrio tra le componenti acide, zuccherine e sapide. Un’annata classica quindi, che ha goduto di un andamento climatico equilibrato, con un apporto idrico ben distribuito nei mesi estivi e con escursioni termiche pre-vendemmia che hanno regalato alle uve e poi ai vini notevoli bouquet floreali.
Qualità che nel Soave si accompagna alla biodiversità, tema e valore scelto dal Consorzio per caratterizzare l’anteprima di quest’anno.
Quello del Soave è infatti l’unico consorzio italiano che ha concepito la biodiversità non come obiettivo finale ma come sistema di misura – un vero e proprio termometro – in grado di valutare l’incidenza delle fasi produttive su terra, acqua, aria, in base al protocollo Biodiversity Friends, messo a punto nel 2010 dalla World Biodiversity Association. In questo modo la biodiversità diventa una sorta di “ponte” che gradualmente conduce le aziende produttrici, già impegnate in tema di rispetto dell’ambiente, verso il vero obiettivo finale: la sostenibilità dell’intero sistema produttivo.
Vino unico, nato da un paesaggio non clonabile per definizione, il Soave viene poi esportato per l’80% della sua produzione e apprezzato in oltre 70 paesi nel mondo quale vino bianco simbolo dell’Italia. Uno dei motivi di questa sua diffusione è senza dubbio la sua perfetta “abbinabilità” alle differenti cucine del mondo.
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http://www.ilsoave.com/
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