Villa Andreuzzi Bon, una Villa Veneta della fine del secolo XVI, sorge nel centro storico di Dolo, proprio di fronte al Duomo di San Rocco al di là del Brenta.
“La storia e il territorio si uniscono nelle antiche ville che sorgono lungo la Riviera del Brenta. Un mondo assopito che aspetta solo di essere riscoperto.
La nobiltà veneziana ci ha lasciato eredi di queste opere meravigliose costruite tra il XVI e il XVIII secolo e spetta a noi valorizzarle, riscoprirle e amarle come esempio della nostra cultura nel mondo. Piccole descrizioni e curiosità aiuteranno tutti ad avvicinarsi a queste ville con la speranza di sentirsi sempre più vicini alle tradizioni di un territorio come il nostro, intriso di storia, patrimonio e cultura”.
LA MAGIA DI UNA VILLA CHE SI SPECCHIA NEL BRENTA
La villa, dall’aspetto monumentale si trova in posizione centrale, con un fronte prospiciente la riva del Brenta e un altro adiacente l’attuale via Roma.
L’invidiabile localizzazione ha perciò caratterizzato le forme architettoniche dei fronti, entrambi imponenti e riccamente elaborati, forme che privilegiano quindi più l’aspetto rappresentativo dell’edificio quale palazzo cittadino piuttosto che il lato privato del «soggiornar in villa».
La datazione dell’edificio può essere stimata verso la metà del XVII secolo quando, in un documento del 1661 Andrea Lusi riferisce di «casa domenicale con poco orto contiguo, stalla da cavalli, qual tengo per mio uso e abitazion e mi è più di spesa» (Baldan, 1995).
Villa Andreuzzi è stata più volte rappresentata nel corso della sua storia, dal Costa, dal Canaletto, dal Coronelli e dal Volkamer. Oggi lo stato di conservazione dell’intero complesso è buono, grazie anche all’intervento di restauro affidato nel 1983-84 all’architetto Testoni, il quale ha restituito alla villa tutto il suo valore attraverso il mantenimento di alcuni elementi che testimoniano la storia dell’edificio, come la decorazione a tempera a motivi floreali in una sala al pian terreno.
VILLA ANDREUZZI BON: IL RIGORE DELCLASSICISMO CINQUECENTESCO
Questa elegante villa con forme che richiamano lo stile scamozziano in uso a fine Cinquecento si rispecchia sulle placide acque del Naviglio. Il fronte sul canale si presenta organizzato su due livelli mentre un terzo livello, sottostante gli altri due ed evidenziato da piccoli fori quadrangolari, identificava i locali adibiti a servizio.
La facciata è tripartita e maggior risalto è posto alla parte centrale; quattro paraste di ordine ionico gigante delimitano un leggero aggetto della superficie e scandiscono le aperture centrali che sono affiancate da eleganti camini. Il sottotetto dentellato e il taglio sapiente delle finestre contornate da pietra d’Istria, offrono particolare risalto alla parte centrale del complesso.
Poco è concesso all’apparato decorativo che con rigore completa la facciata: i balaustrini del secondo piano, non sporgendo dalla superficie antistante, interrompono solo visivamente la continuità del prospetto. La fascia a dentelli corre lungo tutto l’edificio, cingendone così i quattro fronti. Conclude la facciata un timpano triangolare, su cui spiccano tre vasi acroteriali in terracotta.
La villa si sviluppa su tre piani complessivi: ai piani nobili vi si accede tramite una scala esterna a due rampe contrapposte rifinite con una ringhiera in ferro battuto, mentre il pian terreno era, come d’abitudine, in uso alla servitù.. La villa, anche per i molti passaggi di proprietà nel corso dei secoli, ha variato notevolmente il suo impianto planimentrico interno; il restauro ha voluto conservare le tracce di questo passato, mantenendo alcuni elementi come testimonianza della storia dell’edificio. All’interno, infatti, è stata conservata la decorazione tardo ottocentesca di una stanza.
Completa il tutto una barchessa in mattoni che pare sia stata luogo di macellazione e rifornimento per le truppe napoleoniche.
CURIOSITA’
Durante i lavori di restauro degli anni ’80, è stato riscontrato che il muro di sostegno posto a sud della villa possa essere più antico rispetto agli altri, dando adito all’ipotesi che l’attuale complesso secentesco abbia inglobato una struttura preesistente.
Di Giorgia Zatta
Informazioni:
La Villa è privata ma visitabile
Indirizzo: Via Rizzo, 25- 30031 – Dolo – VE – Italia
Fonti: www.passeggiandoinbicicletta.it
http://hicsuntleones.altervista.org
Add Comment