La 79° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia (31 agosto – 10 settembre) sta per aprire i battenti. Tra grandi celebrity di Hollywood e racconti epici, quest’edizione rappresenta una delle più ricche degli ultimi anni e già si scommette su quale titolo sia favorito per la corsa agli Oscar.
Sarà inaugurata ufficialmente mercoledì 31 agosto al Lido, nella Sala Grande, con la cerimonia di apertura (ore 19) presentata dalla madrina del festival Rocío Muñoz Morales. Nel corso della cerimonia si terrà la consegna del Leone d’oro alla carriera a Catherine Deneuve. A seguire la proiezione del primo film in concorso, White Noise di Noah Baumbach, con Adam Driver, Greta Gerwig, Don Cheadle e Jodie Turner-Smith.
Sempre il 31 agosto (ore 16, Sala Darsena) è prevista la proiezione di Princess di Roberto De Paolis, con Glory Kevin, Lino Musella, Sandra Osagie, Salvatore Striano, Maurizio Lombardi, film di apertura della sezione Orizzonti.
Giovedì 1 settembre
Sarà la giornata di due film in concorso: Bardo, falsa crónica de unas cuantas verdades di Alejandro G. Iñárritu, con Daniel Giménez Cacho, Griselda Siciliani, Ximena Lamadrid e Iker Sanchez Solano; Tàr di Todd Field con Cate Blanchett, Noémie Merlant e Nina Hoss. L’origine du mal (The origin of evil) di Sébastien Marnier, con Laure Calamy, Doria Tillier, Jacques Weber, sarà il film di apertura della sezione Orizzonti Extra.
Venerdì 2 settembre
Sarà il giorno del primo film italiano in concorso: Bones and all di Luca Guadagnino con Taylor Russell, Timothée Chalamet e Mark Rylance. Sempre in concorso saranno presentati: Athena di Romain Gavras con Dali Benssalah, Sami Slimane, Anthony Bajon, Ouassini Embarek e Alexis Manenti; Un couple (A couple) di Frederick Wiseman con Nathalie Boutefeu. La sezione Orizzonti ospiterà La syndicaliste (the sitting duck) di Jean-Paul Salomé con Isabelle Huppert, Grégory Gadebois, Marina Foïs e Yvan Attal.
Sabato 3 settembre
In concorso ci saranno tre film: Argentina, 1985 di Santiago Mitre, con Ricardo Darín, Peter Lanzani e Alejandra Flechner; Monica di Andrea Pallaoro, con Trace Lysette, Patricia Clarkson e Adriana Barraza; All the beauty and the bloodshed di Laura Poitras. Alle ore 21.30 si terrà, in Sala Grande, la cerimonia di premiazione del Leone d’Oro alla carriera a Paul Schrader, seguita dalla proiezione, fuori concorso, del nuovo film del regista statunitense Master Gardener con Joel Edgerton, Sigourney Weaver e Quintessa Swindell. Fuori concorso sarà proposto Pearl di Ti West con Mia Goth, David Corenswet e Tandi Wright.
Domenica 4 settembre
Sarà in concorso L’immensità di Emanuele Crialese con Penélope Cruz, Luana Giuliani, Vincenzo Amato e Patrizio Francioni. Sempre in concorso The whale di Darren Aronofsky, con Brendan Fraser, Sadie Sink, Hong Chau, Samantha Morton e Ty Simpkins, e Les enfants des autres (other peoplès children) di Rebecca Zlotowski con Virginie Efira, Roschdy Zem, Chiara Mastroianni e Callie Ferreira. La sezione Orizzonti proporrà Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa con Elodie, Francesco Patanè, Francesco Di Leva, Lidia Vitale, Brenno Placido, Tommaso Ragno e Michele Placido.
Lunedì 5 settembre
Cerimonia di consegna del Premio Campari Passion for Film ad Arianne Phillips (ore 19, Sala Grande) e a seguire, fuori concorso, Don’t worry darling di Olivia Wilde con Florence Pugh, Harry Styles, Chris Pine, KiKi Layne e Gemma Chan. In concorso ci saranno: Love life di Kôji Fukada con Fumino Kimura, Kento Nagayama e Atom Sunada; The banshees of Inisherin di Martin Mcdonagh con Colin Farrell, Brendan Gleeson e Kerry Condon. Fuori concorso sarà presentato In viaggio di Gianfranco Rosi, mentre nella sezione Orizzonti Extra sarà proiettato Amanda di Carolina Cavalli con Benedetta Porcaroli, Galatéa Bellugi, Giovanna Mezzogiorno e Michele Bravi.
Martedì 6 settembre
In concorso ci saranno: Il signore delle formiche di Gianni Amelio, con Luigi Lo Cascio, Elio Germano, Leonardo Maltese e Sara Serraiocco e The eternal daughter di Joanna Hogg con Tilda Swinton, Joseph Mydell e Carly-Sophia Davies. Alle ore 21.45 la cerimonia di consegna del Premio Cartier Glory to the Filmmaker al regista e sceneggiatore starunitense Walter Hill, seguita dalla proiezione fuori concorso del film diretto da Hill Dead for a dollar con Christoph Waltz, Willem Dafoe, Rachel Brosnahan, Warren Burke e Benjamin Bratt.
Mercoledì 7 settembre
In concorso: The son di Florian Zeller, con Hugh Jackman, Laura Dern, Vanessa Kirby, Zen McGrath, Anthony Hopkins e Hugh Quarshie; Saint Omer di Alice Diop con Kayije Kagame, Guslagie Malanda, Valérie Dréville e Aurélia Petit. Fuori concorso saranno proposti: Freedom on fire: Ukrainès fight for freedom di Evgeny Afineevsky; Gli ultimi giorni dell’umanità di Enrico Ghezzi e Alessandro Gagliardo. Nella sezione Orizzonti Extra Notte fantasma di Fulvio Risuleo con Edoardo Pesce e Yothin Clavenzani.
Giovedì 8 settembre
Sarà il giorno dell’atteso film in concorso dedicato a Marilyn Monroe, Blonde di Andrew Dominik con Ana de Armas e Adrien Brody. Sempre in concorso Shab, Dakheli, Divar (Beyond the wall) di Vahid Jalilvand con Navid Mohammadzadeh, Diana Habibi, Amir Aghaee. Fuori concorso Siccità di Paolo Virzì con Claudia Pandolfi, Silvio Orlando, Valerio Mastandrea, Sara Serraiocco, Monica Bellucci, Vinicio Marchioni, Emanuela Fanelli.
Venerdì 9 settembre
In concorso: Chiara di Susanna Nicchiarelli con Margherita Mazzucco, Andrea Carpenzano, Carlotta Natoli, Paola Tiziana Cruciani, Luigi Lo Cascio; Les miens (Our ties) di Roschdy Zem con Sami Bouajila, Roschdy Zem, Meriem Serbah, Maïwenn, Rachid Bouchareb, Abel Jafrei, Nina Zem; Khers Nist (No bears) di Jafar PanahI con Naser Hashemi, Vahid Mobaseri, Bakhtiar Panjeei, Mina Kavani, Reza Heydari. Fuori concorso: Nuclear di Oliver Stone e Look at me di Sally Potter con Javier Bardem e Chris Rock.
Sabato 10 settembre
Cerimonia di premiazione (ore 19, Sala Grande). Il film di chiusura, fuori concorso, sarà The hanging sun di Francesco Carrozzini con Alessandro Borghi e Jessica Brown Findlay.
Venezia, cinque italiani in gara: Amelio, Crialese, Guadagnino, Nicchiarelli e Pallaoro
Cinque italiani in gara all’edizione numero 79 della Mostra di Venezia, nell’anno in cui la Biennale cinema festeggia il suo novantesimo anniversario: Il signore delle formiche di Gianni Amelio, ispirato al processo, negli anni Sessanta, al poeta e drammaturgo Aldo Braibanti (interpretato da Luigi Lo Cascio, nel cast c’è anche Elio Germano), condannato a nove anni di carcere per plagio e per aver sottomesso alla sua volontà, in senso fisico e psicologico, un suo studente e amico da poco maggiorenne. Pochi anni dopo il reato di plagio venne cancellato dal codice penale, ma era servito per mettere sotto accusa i ‘diversi’.
L’immensità di Emanuele Crialese, con Penélope Cruz, racconta la storia della crisi di una famiglia nella Roma degli anni Settanta.
Bones and all di Luca Guadagnino, con Taylor Russell e Timothée Chalamet (che ritrova dopo Chiamami col tuo nome), è tratto dal romanzo Fino all’osso di Camille DeAngelis, una disturbante vicenda adolescenziale che affronta il tema di amore e cannibalismo.
Chiara di Susanna Nicchiarelli, con Margherita Mazzucco e Andrea Carpenzano, è la storia e la vita Chiara, la giovanissima nobile che imitò Francesco d’Assisi abbracciando la povertà. “La storia di Chiara e Francesco – sottolinea Nicchiarelli – è entusiasmante. Riscoprire la dimensione politica, oltre che spirituale, della ‘radicalità’ delle loro vite, la povertà; la scelta di condurre un’esistenza sempre dalla parte degli ultimi, ai margini di una società ingiusta; il sogno di una vita di comunità senza gerarchie e meccanismi di potere, significa riflettere sull’impatto che il francescanesimo ha avuto sul pensiero laico, interrogandosi con rispetto sul mistero della trascendenza. La vita di Chiara, meno conosciuta di quella di Francesco, ci restituisce l’energia del rinnovamento, l’entusiasmo contagioso della gioventù, ma anche la drammaticità che qualunque rivoluzione degna di questo nome porta con sé”.
Monica, scritto e diretto Andrea Pallaoro, con Trace Lysette e Patricia Clarkson, racconta di una donna che torna a casa per prendersi cura della madre morente. Il film fa parte di una trilogia inaugurata con Hanna, che a Venezia 74 è valso la Coppa Volpi a Charlotte Rampling.
The Hanging Sun di Francesco Carrozzini, con Alessandro Borghi, Jessica Brown Findlay e Sam Spruell, che chiude la Mostra, guida la carica degli italiani nelle altre sezioni e fuori concorso. Siccità, di Paolo Virzì, film corale che nel cast ha Claudia Pandolfi, Silvio Orlando, Valerio Mastrandrea, Sara Serraiocco e Monica Bellucci. Presentato nella sezione Fuori Concorso. Sembra un titolo quasi profetico ma, spiega Barbera nel presentarlo “è stato girato l’anno scorso”, prima dunque della grande assenza di pioggia cui si assiste da mesi nel nostro Paese.
Gli ultimi giorni dell’umanità di Enrico Ghezzi e Alessandro Gagliardo, presentato nella sezione Fuori Concorso documentaria “è la summa del pensiero ghezziano – osserva il direttore artistico Barbera-Ghezzi è un critico che ha cambiato la storia della programmazione cinematografica e della tv italiana che ha inventato programmi che hanno fatto epoca e che continuano tuttora, e con Angelo Guglielmi ha contribuito a svecchiare la tv italiana. Il film “è affascinante quanto le sue produzioni fuori sinc a cui ci aveva abituato quando compariva tutte le sere in televisione”, ancora Barbera.
The Matchmaker, di Benedetta Argentieri, un documentario sulle donne del califfato: “L’autrice ha ritrovato in un campo di prigionia la più famosa delle jiadiste britanniche – ha spiegato Barbera – accusata di aver reclutato sui social diverse donne occidentali done mogli dei mozioni dell’Isis, e il ritratto che riesce a fare di questa donna è davvero inquietante”.
In viaggio, di Gianfranco Rosi, il primo film di montaggio di del regista, che ha come tema i viaggi in giro per il mondo di Papa Francesco. E il resoconto di alcuni viaggi che il Papa ha fatto inei suoi viaggi. “Rosi ne ha tratto un film straordinario, facendo un lavoro incredibile su centinaia di ore di riprese. Se credevate di sapere tutto sul Bergoglio pensiero e sui suoi pellegrinaggi in giro per il mondo vi assicuro che alla fine del film vi ricrederete tutti come mi sono rotta redito anche io”. Ci sono infine, nella sezione Cortometraggi Fuori Concorso A guerra finita di Simone Massi, con la voce di Gino Strada, e In quanto a noi, sempre dello stesso regista, che può vantare l’uso della voce nientemeno che di Wim Wenders.
Ti mangio il cuore è il film di Pippo Mezzapesa che vede l’esordio da attrice della cantante Elodie, sarà in concorso nella Sezione Orizzonti. Nel cast anche Francesco Patanè, Francesco Di Leva, Lidia Vitale, Brenno Placido, Tommaso Ragno e Michele Placido. Tratto dall’omonimo libro-inchiesta di Carlo Bonini e Giuliano Foschini edito da Giangiacomo Feltrinelli Editore, Ti mangio il cuore, è un gangster movie e una grande, tragica storia d’amore girata (in Puglia) in bianco e nero.
https://www.labiennale.org/it/cinema/2022
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